mercoledì 19 dicembre 2007

DETTAGLI SUI SAX PIÙ COMUNI


Sassofono baritono


Il sassofono baritono è la voce baritonale della famiglia dei sassofoni ed è quello di uso comune più grave. Si tratta di uno strumento in Mib. La sua estensione reale va dal Reb3 al La5, ma, come per tutti i sassofoni, viene scritta dal Sib4 al Fa#7. In situazioni orchestrali accade di trovare parti per baritono scritte in chiave di Fa (chiave di basso), il che rende possibile utilizzare a questo scopo parti per tuba o trombone: questo richiede un relativo sforzo allo strumentista, poiché in chiave di basso, dopo la riscrittura in Do, la posizione delle note, con opportuni adattamenti delle alterazioni, resta la stessa della parte tradizionale.
I moderni sassofoni baritoni hanno spesso una campana allungata che alloggia una chiave addizionale (azionata da una leva situata sotto il portavoce - disposizione che si trova raramente anche in alcuni tenori e contralti) che permette l'emissione del La grave (Do2 d'effetto, la nota più bassa del violoncello).
Viene suonato abitualmente senza particolari supporti (mentre gli strumenti più gravi vengono normalmente appoggiati a terra tramite treppiedi o sostegni simili). Tra i sassofoni comuni, si distingue per le dimensioni e la caratteristica voluta del collo, che serve a limitare l'altezza complessiva dello strumento, che è comunque considerevole.
Il peso dello strumento (6.5 Kg) lo rende scomodo per le bande in movimento e di difficile sostegno in generale, soprattutto se suonato in piedi, per cui è abbastanza usuale che il collarino usato per il tenore e il contralto venga sostituito da un'imbragatura che distribuisce il peso dello strumento sulle spalle e la schiena del suonatore.







Sassofono tenore





Il sassofono tenore è la voce tenorile della famiglia dei sassofoni. Il sax tenore incarna l'immagine del sassofono nell'iconografia popolare ed è riconoscibile per via della caratteristica "gobba" del collo.
Si tratta di uno strumento in Sib. La sua estensione va dal Lab3 al Mi6 ma, come per tutti i sassofoni, viene scritta dal Sib sotto il rigo al Fa # sopra il rigo. La produzione dei suoni sopracuti è piuttosto agevole con il sax tenore. Questo fa sì che molti tenoristi jazz siano in grado di estendere la tessitura dello strumento anche di un'ottava al di là della tessitura normale. Il timbro del tenore può variare da scuro fino ad essere abbastanza brillante da rivaleggiare, nelle ottave superiori, con il sassofono alto.
All'inizio del XX secolo si fabbricava un sax tenore leggermente più piccolo e in Do detto C-melody sax che ebbe un periodo di popolarità attorno agli anni 1920, in parte perché non richiedeva la produzione di spartiti speciali che all'epoca era piuttosto costosa; per questo motivo si richiedeva ai sassofonista la capacità di leggere in Do.
Il tenore è soprattutto utilizzato in formazioni bandistiche e jazzistiche, mentre il suo impiego orchestrale (a differenza del sax contralto) è piuttosto limitato: ha generalmente parti di accompagnamento che spesso divide con l'euphonium e il trombone. Diverso è invece il caso per quello che riguarda i quartetti di sassofoni, dove il tenore è presenza fissa.
La popolarità del tenore inizia con il jazz, grazie al genio di Coleman Hawkins che seppe trasformarlo da strumento di accompagnamento a protagonista, funzione che ricopre ancora oggi in numerosissime formazioni jazz. Dal jazz il tenore venne poi introdotto nella musica Rock, anche se con minor prominenza.
Si stima che, tra tutti gli studenti di sassofono, il 98% inizi studiando il sax alto, e il 10% passi poi al tenore, che è leggermente più grande del contralto e pone qualche problema di intonazione in più.






Sassofono contralto








Il sassofono contralto è la voce di contralto della famiglia dei sassofoni.
Si tratta di uno strumento in Mib. La sua estensione reale va dal Reb4 al La6, ma, come per tutti i sassofoni, viene scritta dal Sib4 al Fa#7.
Tra tutti gli strumenti della famiglia, è quello che offre il miglior compromesso tra dimensioni, peso, imboccatura, ergonomia delle mani e problemi d'intonazione: per questo motivo è spesso consigliato come primo strumento.




Sassofono soprano




Il sassofono soprano è la voce sopranile della famiglia dei sassofoni.
Si tratta di uno strumento in Sib. La sua estensione reale va dal Lab4 al Mi7, ma, come per tutti i sassofoni, viene scritta dal Sib4 al Fa#7.
Normalmente diritto, il soprano esiste anche in versione curva e semicurva. I problemi di costruzione (i fori portavoce sono molto piccoli) lo hanno reso per molto tempo uno strumento con gravi problemi d'intonazione limitandone l'uso. Nella musica moderna è tornato in auge a partire dagli anni 1940, grazie a Sidney Bechet e John Coltrane. Il timbro è tipicamente nasale e sottile. Si tratta del più acuto sassofono di uso comune.




Sassofono sopranino



Il sassofono sopranino è uno dei più piccoli membri della famiglia dei sassofoni. Si tratta di uno strumento traspositore in Mib. La sua estensione reale va dal Reb5 al La7 (un'ottava sopra il sassofono contralto), ma, come per tutti i sassofoni, viene scritta dal Sib4 al Fa#7. Benché questo strumento dal suono assai dolce sia uno dei sassofoni meno comuni, esso è tuttora usato e viene prodotto da molte delle ditte più importanti. Date le loro piccole dimensioni i sopranini sono normalmente diritti, ma la ditta Orsi produsse alcuni sopranini curvi.
Dall'avvento del sassofono sopranissimo (soprillo) introdotto alla fine del XX secolo da Benedikt Eppelsheim, il sopranino in Mib ha ceduto la palma del più piccolo membro della famiglia dei sassofoni.
In foto un sopranino in Eb (a destra) assieme a un soprano in Bb (a sinistra) e a un soprano in C (in centro).




L'impiego più notevole del sopranino si trova nel Boléro di Maurice Ravel. Ravel scrisse per un sopranino in Fa, ma è improbabile che un tale strumento sia mai esistito. Al di fuori della musica classica, il sopranino è stato usato da Anthony Braxton e Martin Archer.

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